La vita dello studente: un “grande esame” di emozioni
- Emmanuel Giovanni Pagano
- 7 set 2023
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 2 giorni fa

"Gli esami non finiscono mai”
Eduardo de Filippo
Ciascuno di noi sa che, seppur in una forma diversa e ad un livello differente, gli esami si presentano e ripresentano.
C'è chi deve prepararsi all’esame della patente, chi ad un concorso, chi ad una presentazione in pubblico, chi a sviluppare un progetto, chi a svolgere un intervento chirurgico, chi alla sessione universitaria estiva. Insomma, la vita di colui che è impegnato in attività di studio è un “grande esame in terra”, caratterizzato da prove ed errori.
In questo progetto l’individuo ha l’opportunità di trovare soluzioni a problemi (o aggravarli) e di accettare (o meno) i dati di fatto.
In sostanza, ciascuno di noi ha l’opportunità di evolversi, di diventare un abile problem solver e, per farlo, è essenziale saper distinguere un problema da un dato di fatto. Un dato di fatto non presenta una soluzione (ad esempio, "domani c'è l'esame"). Un problema presenta, come ci ricorda il maestro Paul Watzlawick, almeno una soluzione (ad esempio, la paura di fallire domani all’esame o di non sentirsi domani all’altezza delle aspettative del professore).
Lo studente, attraverso lo Student Coaching, può ricorrere ad una logica di risoluzione dei problemi circolare e "non ordinaria" visto che, come ci ricorda Blaise Pascal, “il cuore ha le sue ragioni che la ragione non conosce”.
Una logica che è legata non tanto al fatto che lo studente studi e sia preparato nella materia oggetto d’esame, quanto soprattutto al “come” viva tutto il processo d’esame (dalla fase preparatoria a quella post-esame).
A quale studente non sarà mai capitato di arrivare preparato all’esame ma di non ottenere il risultato che avrebbe ottenuto in uno stato emotivo differente? Oppure a quale manager non sarà mai capitato di prepararsi in modo preciso e puntuale per la presentazione di un proprio progetto e di “andare nel pallone” rispetto ad una domanda “scomoda”?
Sia lo studente sia il manager sono persone intelligenti, solo che a volte utilizzano una logica che per gestire emozioni come la paura (e l’annessa ansia) è poco efficace. Serve piuttosto, come anticipato sopra, una logica risolutiva “non ordinaria” e circolare che ricorre a tecniche, tattiche e manovre per saper utilizzare le emozioni a proprio vantaggio.
Ad esempio, se io mi trovo ad affrontare un esame che ritengo difficile piuttosto di dire a me stesso
"calmati, dai...calmati che ce la fai", che il più delle volte peggiora la situazione (e genera il “meccanismo del controllo che produce la perdita del controllo”), posso fare qualcosa di diverso ossia esacerbare volontariamente la sensazione che vorrei controllare, ottenendone per "effetto paradosso" l’azzeramento.
Se c'è un pericolo o una situazione inattesa all'esame (ad esempio, una domanda scomoda), come affermano le neuroscienze, il segnale arriva prima al cervello antico, il paleoencefalo, la sede delle emozioni, e solo successivamente al cervello moderno, il telencefalo, la sede della razionalità.
Pertanto, come il lettore può ben comprendere, imparare a gestire il paleoencefalo è la chiave di volta e di svolta per fare lavorare in condizioni ottimali anche il telencefalo, in qualsiasi esame che la vita ci presenta.
Del resto, come ci ricorda Thomas Stearns Eliot: “Giunti alla fine del percorso ci ritroveremo sempre al punto di partenza”
Bibliografia
▪ Bartoletti, Alessandro, Lo studente strategico. Come risolvere rapidamente i problemi di studio, Milano, Ponte alle Grazie, 2013. ▪ Milanese, Roberta – Mordazzi, Paolo, Coaching strategico. Trasformare i limiti in risorse, Milano, Ponte alle Grazie, 2007.
▪ Nardone, Giorgio, Emozioni. Istruzioni per l’uso, Milano, Ponte alle Grazie, 2019.
▪ Nardone, Giorgio, Problem Solving Strategico da tasca. L’arte di trovare soluzioni a problemi irrisolvibili, Milano, Ponte alle Grazie, 2017.
▪ Nardone, Giorgio – Tani, Simone, Psicoeconomia: gestire fallimenti, realizzare successi, Milano, Garzanti, 2017.
▪ Watzlawick, Paul – Weakland, John, H. – Fish, Richard, Change. Sulla formazione e soluzione dei problemi, Casa Editrice Astrolabio, Roma, 1974.
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