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Luca, lo studio e lo sblocco della performance

Aggiornamento: 7 mag


Uno studente di giurisprudenza che studia alle 10:00 di sera un solo libro di 1400 pagine di diritto privato e un orologio con il tempo che scorre incessantemente.

Luca * è uno studente iscritto al secondo anno di Giurisprudenza presso una ben nota università di Roma e il suo approccio all’esame di Diritto Privato è poco funzionale rispetto all'obiettivo da raggiungere.

La sua tentata soluzione fallimentare consiste nello studiare Diritto Privato dalla mattina alla sera, sette giorni su sette. Il giovane studia da quando si alza fino a quando va a dormire, eppure non si sente mai pronto per sostenere l’esame. Così, è la terza volta che lo procrastina.

La I sessione e il dialogo strategico

Durante il nostro primo incontro, dopo avere fatto il patto di student coaching, scopriamo insieme, grazie all'uso del Dialogo Strategico, che lui applica rigidamente l'equazione “più studio, più ottengo”. Questo modo di operare, in un caso del genere, genera l'effetto opposto.

Prima di concludere la nostra prima sessione decidiamo insieme che per i prossimi 14 giorni potrà studiare solo nella fascia oraria 9:00–14:00. Al di fuori di questa fascia oraria, dovrà dedicarsi ad altro: andare in palestra, uscire con gli amici, passeggiare tra le vie della “città eterna”.


La II sessione e il mantenimento della rotta

Dopo due settimane, Luca mi racconta che non sempre è riuscito a chiudere i libri entro le 14:00, perché sentiva il bisogno di fare di più. Ma ha percepito un grande miglioramento e al massimo finiva di studiare alle 16:00. E, nei pomeriggi, si è dedicato a molte attività piacevoli, al di fuori dello studio. Ammette di temere che queste ore di studio siano insufficienti.

Insieme, scopriamo che è utile continuare così, perché – come lui stesso racconta – si sente più concentrato e apprende più velocemente. Inoltre, avere il pomeriggio libero gli sta permettendo di coltivare le altre sue passioni e di godere di ciò che la vita offre al di fuori dell’università. Luca mi segue con fiducia e mantiene la rotta.


La III sessione, l'evocare sensazioni e il ridefinire per cambiare prospettiva

Una settimana prima dell’esame, Luca ha già ripassato tutto il programma ma ha ancora paura di non farcela, teme che le cose non vadano come desidera.

Durante questa sessione, gli chiedo:«Caro Luca, sai qual è una delle principali paure di un professore?». Lui, scherzando, risponde: «Quella di non fare la grana». «Esatto – replico scherzando – quella è la paura finanziaria. Ma ce n’è un’altra, molto più importante...». Con un lampo di intuizione, Luca esclama: «Ho capito! Che i suoi studenti non abbiano compreso bene. Perché se non hanno compreso, la responsabilità è anche sua!». Poi aggiunge: «Quindi, se io fallisco all’esame, perdiamo insieme».

«Esatto. La vita, come ci ricorda il maestro Paul Watzlawick, è un gioco a somma diversa da zero: o si vince insieme, o si perde insieme. E – gli chiedo con un tono piuttosto incisivo – tu vuoi perdere oppure vincere insieme? ».

 

Luca risponde deciso: «Vinceremo insieme! Anche perché il professore è bravissimo, e io voglio dimostrargli che sono all’altezza della materia».

A quel punto aggiungo: «Bene. Pertanto, all’esame, ti comporterai come un professore umile che... non si esibisce, ma brilla.

Con passione e piacere, illustrerai la materia al tuo docente come se comunicassi con un dolce bimbo di sei anni. E, quel bimbo, che tanto crede in te, merita di comprendere con piacere».

 

La performance oltre l'esame come naturale evoluzione degli eventi

All’esame, Luca ha illustrato la materia prima all’assistente, ottenendo un bel 30 e, subito dopo al professore, con un voto finale di 27.

Dopo quell’esame, abbiamo proseguito il nostro percorso di Student Coaching con altre sette sessioni. Oggi Luca frequenta il quarto anno universitario, studia con piacere e si diverte. E la sua media ponderata è molto alta.

Come ci ricorda Guglielmo da Occam: “Ciò che può essere fatto con poco, invano viene fatto con molto”.


*Nome di fantasia.


Dr. Emmanuel Pagano

Economista & Coach



Bibliografia


  • Nardone, Giorgio – Milanese, Roberta, Il cambiamento strategico. Come far cambiare alle persone il loro sentire e il loro agire, Milano, Ponte alle Grazie, 2018.

  • Milanese, Roberta – Mordazzi, Paolo, Coaching strategico. Trasformare i limiti in risorse, Milano, Ponte alle Grazie, 2007.

  • Nardone, Giorgio – Salvini, Alessandro, Il dialogo strategico. Comunicare persuadendo: tecniche evolute per il cambiamento, Milano, Ponte alle Grazie, 2004.

  • Watzlawick, Paul, Istruzioni per rendersi infelici, trad. di Franco Fusaro, Milano, Feltrinelli Editore, 2017.




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